Italia
Attualmente sul territorio nazionale opera una ventina di fabbriche birrarie e molti gruppi dell'Europa settentrionale ne risultano cointeressati. L'olandese Heineken, per esempio, dopo aver acquisito la Dreher e la Moretti, controlla circa il 36% della produzione nazionale; la Peroni, unica azienda birraria a capitale interamente italiano (detenuto dall'omonima famiglia), controlla circa il 26% del mercato; la danese Carlsberg ha acquistato la Poretti di Induno Olona, nei pressi di Varese. La qualità della birra prodotta in Italia è ottima, tanto che può capitare che alcune lager e pilsner nazionali siano considerate dal pubblico estero addirittura migliori di quelle locali. È il caso della lager prodotta dalla Menabrea di Biella, di proprietà della Forst, che ha vinto il titolo mondiale di categoria alla fiera di Chicago. Al numeroso gruppo delle birre leggere, sorprendenti per ricchezza dei profumi ed equilibrio del gusto, si affiancano le doppio malto, assai meno co-
nosciute, ma in grado di competere con alcune delle straniere più blasonate. Anche in Italia, poi, è arrivata una piacevole novità: la microbirreria. Chi desidera bere qualcosa di veramente speciale assaggi, per esempio, la Brune du Baladin di Piozzo (Cuneo), la bionda dell'Hops di Desenzano (Brescia), la rossa del Wild Spirit di Bagheria (Palermo), la nera della Gasthaus di Ascoli Piceno o la Birra di Fiemme prodotta dalla microbirreria Excelsior di Trento.