Per versatilità e diffusione, oggi la
soda e piena, con il grasso distribuito in modo uniforme.
Completa la fortuna attuale del pollo il fatto che la sua carne si presta praticamente a qualsiasi tipo di cottura, anche se le più comuni sono quelle basilari per cuocere la carne in generale: dunque in padella, arrosto o alla griglia. Bisogna però notare che intero o a pezzi, arrosto o bollito, in insalata o fritto, il pollo è un tipo di carne che, per la sua versatilità, assicura sempre ottimi risultati in cucina. Il tempo di cottura dipende dall'età del volatile e dal tipo di allevamento a cui è stato sottoposto: per un pollo d'allevamento di circa 1 kg è bene considerare circa 1 ora di cottura se arrosto, 45-50 minuti se cucinato bollito.
Nel caso di un pollo da cortile, cresciuto cioè all'aria aperta e in libertà, è meglio calcolare un tempo superiore del 30%. In linea generale è preferibile riservare a esemplari giovani la cottura arrosto, alla griglia e la frittura, e ai più vecchi la cottura a lesso. Per verificare il grado di cottura pungete con un ago l'animale nel punto di maggior spessore dell'anca: il pollo è cotto se l'ago penetra senza incontrare alcuna resistenza e se, premendo il forellino effettuato, esce qualche goccia di liquido incolore. Per profumare la carne durante la cottura in forno è consigliabile inserire nell'addome del pollo qualche rametto di timo.