Vita, miracoli della pasta
Vita, miracoli della pasta
La pasta più comunemente prodotta a livello industriale è quella di grano duro. La si ottiene facendo passare in apposite trafile un impasto di semola di grano duro e acqua depurate!. Il prodotto così lavorato viene poi sottoposto a essiccazione, processo che un tempo aveva luogo all'aperto. Proprio per questo la produzione era concentrata nelle regioni a clima asciutto e ventilato come le Riviere liguri e la Costiera napoletana. Oggi il processo avviene in essiccatoi industriali. Viene poi la cosiddetta pasta fresca ottenuta impastando farina, uova fresche e acqua. È la classica pasta fatta in casa,
lavorata a mano, stesa con il matterello e tagliata in varie larghezze, dai tagliolini alle lasagne. In soccorso alle massaie al giorno d'oggi vengono macchinette di vario genere, da quelle a manovella, ai pastamatic più avveniristici. Le paste all'uovo industriali sono messe in commercio previa essiccazione e per legge devono contenere quattro uova per chilo di semola. La pasta all'uovo cuoce in fretta, cresce pochissimo e si incolla molto facilmente. Un discorso a sé riguarda le paste all'uovo ripiene come agnolotti, ravioli e tortellini, tipici della cucina settentrionale. Ognuna di esse ha tempi di cottura e quantità medie che si discostano dalle altre. Infine le cosiddette paste speciali ottenute aggiungendo ai consueti ingredienti delle piccole quantità di verdure lessate, solitamente spinaci e pomodoro. Fra le più comuni vi sono le tagliatelle verdi e i quadrucci al pomodoro, entrambe dal sapore molto delicato. Tra le paste speciali vengono fatti rientrare anche gli gnocchi, di patate o di normale farina.